Cacciatrice per vocazione

Canna rivestita in carbonio, impugnatura e calcio (ribaltabile) in fibra di carbonio, chassis in magnesio. L’ultima creatura dell’azienda statunitense è stata progettata per essere ultraleggera, ma abbinata a calibri super performanti per le lunghe distanze. Precisione sub moa a 600 yard, reazioni allo sparo praticamente azzerate

Testo di Giulio Orlandini, foto di Gilberto Cervellati

Da qualche anno a questa parte, Kelbly ha trovato ispira- zione per le sue creature dal mondo degli orsi: è stato così per le azioni Black bear e Golden bear, che anche in Italia hanno raccolto molti consensi tra gli appassionati del Tiro di precisione, in particolare coloro che si dedica- no alle lunghe distanze. E così è anche per l’ultima nata dell’a- zienda dell’Ohio: la Nanook. In questo caso, il nome affonda le sue radici nella mitologia Inuit, popolazione dell’Artico, abitan- ti originari delle regioni costiere artiche e subartiche dell’Ame- rica settentrionale e della punta nordorientale della Siberia. Più spesso individuati come eschimesi, da loro considerato termine dispregiativo, gli Inuit erano celebri per essere un popolo di esperti cacciatori e tra le loro prede, ovviamente, c’erano anche gli orsi polari. La scelta di Kelbly, dunque, è da far risalire proprio alle qualità di grandi cacciatori dei nativi del circolo polare ar- tico, proprio perché la nuova carabina Nanook è pensata e pro- gettata per essere al fianco dei cacciatori. Per assolvere a questo compito, l’azienda statunitense ha messo a punto un’azione de- dicata, la Nanook, appunto, che insieme alla canna prescelta, al tipo di calciatura e allo chassis adottato hanno un solo obiettivo: ridurre il più possibile il peso, senza per questo compromettere la precisione, che è poi il “marchio di fabbrica” Kelbly, azienda non a caso cresciuta nel mondo delle carabine per il Bench rest, settore dal quale ha poi trasferito le soluzioni meccaniche anche alle carabine da caccia. Leggerezza, compattezza, ma super pre- stazioni legate ai calibri che hanno accompagnato l’uscita della carabina: la protagonista della nostra prova era camerata per il .300 Norma magnum, ma la Nanook è disponibile anche in .300 Prc e in .338 Lapua magnum. Il cacciatore a cui si rivolge questa carabina è un cacciatore abituato a lunghi trasferimenti a piedi, quando portarsi per lun- ghe ore alcuni etti in meno fa tutta la differenza di questo mondo a fine giornata; così come sarà apprezzata dai cacciatori di mon- tagna, anche perché oltre al peso contenuto (3.570 grammi la carabina “nuda”), la Nanook adotta un calcio ribaltabile (sul lato sinistro), accorgimento grazie al quale viene anche notevol- mente ridotto l’ingombro della carabina (per esempio nello zaino), la cui lunghezza totale passa da 1.240 a 980 millimetri.

Carbonio: canna, ma non solo

Uno dei punti di forza della Nanook è il largo impiego di carbonio, con il chiaro obiettivo di contenere il peso complessivo. La parte che balza subito all’occhio è la canna: prodotta dalla Preferred barrel, azienda statunitense di Hildale, nello Utah, non è corret- to dire che si tratta di una canna in carbonio, come spesso erro- neamente si sente affermare. L’anima, infatti, è in acciaio Inox e la parte esterna viene sottoposta a un trattamento simile alla “wrappatura” per applicare un rivestimento al carbonio. Il conte- nimento del peso è garantito, il dazio da pagare è che con pochi colpi sparati in rapida successione, la canna raggiunge rapida- mente elevate temperatura. D’altra parte, non si tratta di una can- na, e di una carabina, progettate per lunghe sessioni in poligono, bensì per la caccia, quando si spara uno, a volte due colpi. La canna, dotata di recoil lug integrale, è lunga 660 mm (26”) ed è completamente flottante rispetto all’astina dello chassis; pro- filo heavy, in culatta il diametro è 31,75 mm, mentre in volata il diametro scende a 22,9 mm. La canna termina con una filettatu- ra sulla quale è avvitato il freno di bocca Kelbly Klaw prodotto dalla stessa Kelbly: dotato di tre finestre di sfiato per lato, viene fissato alla canna tramite una ghiera zigrinata, che ne garantisce il serraggio, mantenendolo perfettamente allineato. Come già sul- la carabina Nyx, anche sulla Nanook Kelbly ha utilizzato questo sistema che consente anche di variare il serraggio: si può, dunque, avvitare fino a fine corsa così come fermarsi prima, adeguando questo elemento alle prestazioni della ricarica, visto che il freno più o meno avvitato può avere un’influenza sulle prestazioni bali- stiche. Il passo di rigatura è 1:9”, necessario per stabilizzare palle che nei calibri .30 (Norma magnum e Prc) superano abbondantemen- te i 200 grani. Le altre componenti per le quali è stato fatto ricorso alla fibra di carbonio sono l’impugnatura e il calcio: nel primo caso, è stato scelto un profilo Ar15 compatibile, caratterizzato da dieci picco- le fresature per lato, per ridurre al massimo il peso; nel secondo è stato ricavato in carbonio sia il buttstock sia l’appoggiaguancia, che è anche regolabile in altezza. Il calcio, che può essere ribaltato sul lato sinistro dello chassis tramite una levetta posta sul lato destro, in prossima dell’attacco tra calcio e chassis, è dotato anche morbido calciolo in gomma.

Leggerezza da record

Discorso a parte merita la calciatura: si tratta, in verità, di uno chassis prodotto dalla specialista statunitense del Colorado Xlr industries e per la Nanook è stato scelto il modello Element 4.0 Magnesium Tungsten gray. È realizzato a macchina con magne- sio Az61A e in abbinamento con calcio e impugnatura in carbonio arriva a pesare, circa, 795 grammi, dato che l’azienda considera un primato mondiale, come unico chassis in grado di scendere sotto le due libbre (900 grammi, circa). Caratterizzato dalla fini- tura Tungsten gray, lo chassis presenta una Arca rail a tutta lun- ghezza e il sistema degli slot M-lok sul fore-end, che consentono il montaggio di qualsiasi accessorio, a partire da un indispen- sabile bipiede, per sparare con un buon appoggio anche nelle condizioni più difficili. Nella parte posteriore dello chassis, a pochi centimetri dall’attacco con il calcio, è stata incassata una livella a bolla, accessorio tutt’altro che inutile anche se, lo capisco, spesso il cacciatore non ha il tempo di verificare questo dettaglio che, comunque, indicando una carabina non perfetta- mente allineata può influire su un tiro a lunghe distanze. Xlr industries garantisce addirittura a vita la sua creatura.
otturatore
chiusura
manetta
manicotto

1. L’otturatore è ricavato da una barra di acciaio 4140, è lungo 190 mm e il corpo è solcato da una flutatura elicoidale che limita il peso a 320 grammi. 2. La chiusura è la classica tipo Remington con due tenoni frontali, estrattore tipo Sako ed espulsore Tg ejector, statico e senza molla. 3. La manetta di armamento con il pomello a goccia. 4. Il manicotto di giunzione tra la canna “wrappata” in carbonio e l’azione, che contiene la camera di cartuccia.

frenoDiBocca
scattoCompetition
impugnatura

1. Il freno di bocca realizzato dalla stessa Kelbly si è dimostrato davvero efficace. È avvitato tramite una ghiera zigrinata, grazie alla quale si può modificare la posizione del freno rispetto alla volata. 2. L’esemplare della prova è stato dotato di scatto Bix’n Andy Competition, con peso di sgancio variabile da 30 a 800 grammi, ma come opzione si può scegliere anche il Bix’n Andy Dakota con peso di sgancio da 450 a 2.000 grammi. 3. Anche l’impugnatura è stata prodotta in fibra di carbonio e per contenere ulteriormente il peso sono state praticate piccole fresature (10) su entrambi i lati.

Azione dedicata

Per l’ultima (in ordine di tempo…) creatura, i progettisti Kelbly hanno messo in campo un’azione nuova di pacca, che poi dà il nome alla carabina: Nanook Long. Si tratta di un’azione in con- figurazione a ponti aperti, ricavata da acciaio 416R, con finitura nitrurata nera che aumenta la resistenza e migliora la scorrevo- lezza dell’otturatore, sui quali sono stati ricavati due spezzoni di slitta Picatinny inclinati di 35 moa. L’otturatore, in acciaio 4140, sviluppa una lunghezza di 190 mm e ha un pomello a goccia sulla manetta di armamento, mentre il corpo è solcato da una flutatura elicoidale grazie alla quale il peso si ferma a 320 grammi. La chiusura è la classica tipo Re- mington con due tenoni frontali, con estrattore tipo Sako ed espul- sore Tg ejector di Kelbly, statico, senza molla: vale a dire che è l’interazione tra il ritegno dell’otturatore e la coda dell’espulsore a far protrudere l’espulsore. Con questo sistema, si esclude qualsiasi tensione negativa tra l’espulsore stesso e il fondello della munizione in camera di cartuccia, che potrebbe subire un leggero disassamento.
calcio
latoDestroCalcio

4. Il calcio è ribaltabile sul lato sinistro della carabina. Il tubo e l’appoggiaguancia, regolabile in altezza, sono entrambi prodotti in fibra di carbonio. 5. Sul lato destro, il pulsante che consente in modo agevole di ribaltare il calcio sul lato opposto.

La nostra prova

Per la nostra prova, abbiamo potuto contare sulla disponibilità del poligono di Terranuova Bracciolini, impianto in cui abbiamo messo alla prova la Nanook sulla distanza di 600 yard (540 metri).In provincia di Arezzo ci ha accolti una giornata davvero infame, non soltanto per la pioggia battente che ci ha fatto compagnia per tutta la durata del test, ma anche perché raffiche di vento impetuoso hanno reso la prova davvero difficile. Non ci siamo certamente scoraggiati e dopo il servizio fotografico, che ha consentito di far passare la fase più intensa della perturbazione, ci siamo “accomodati” sulle linee di tiro nella classica posizione del tiro F-class, cioè con bipiede e rear bag per garantire la miglior stabilità alla carabina. Certamente, il cacciatore che utilizzerà la Nanook raramente troverà una con- dizione di tiro così “comoda”, ma il nostro obiettivo era testare al meglio la performance, anche alla luce dell’indicazione di una precisione sub-moa di tre colpi match grade garantita dal pro- duttore statunitense. Dopo pochi colpi necessari per la taratura a 600 yard, abbiamo lasciato raffreddare per qualche istante la canna, prima di passare al test a fuoco. A nostra disposizione, una cartuccia commerciale e una ricarica messa a punto da Nicola Salvador, che con la famiglia gestisce l’armeria Regina di Conegliano (Tv), distributore europeo delle carabine Kelbly. Anche noi, purtroppo, abbiamo dovuto fare i conti con la drammatica carenza di munizioni cariche e di componenti per la ricarica che da mesi ha messo alle corde gli appassionati del tiro di precisione. La commerciale a nostra disposizione era la Norma con palla Berger Hybrid target di 230 grs, stessa palla utilizzata anche per assemblare la ricarica, per la quale, però, è stato utilizzato un propellente differente. In entrambi i casi, le rosate ottenute sono rimaste sotto il moa, risultato di ottimo livello viste le condizioni con pioggia, vento e anche una luce autunnale che nelle prime ore del pomeriggio era davvero penalizzante. Ma oltre alla precisione, che resta alla base della produzione Kelbly, a sorprendermi è stata la reazione allo sparo della Nanook: i quasi 590 joule della commerciale e ancora di più i 630 della ricarica sono stati assorbiti in maniera sorprendente dal sistema freno di bocca-chassis-calciolo in gomma. Temevo che la ricerca spasmodica della riduzione di peso presentasse un conto salato e, invece, la ventina di colpi sparati con la carabina non hanno lasciato “segni”. Il rilevamento è stato praticamente azzerato dall’ottimo lavoro del freno di bocca e il rinculo si è scaricato in maniera molto lineare senza penalizzare la spalla del tiratore. Sono uscito dalla prova della Nanook con una sensazione davvero positiva: oltre ad avere una spiccata personalità estetica, la carabina può contare su componenti (calcio, chassis, freno di bocca) di valore assoluto che abbinate a un’azione innovativa, ma progettata nel solco della qualità Kelbly, regalano prestazioni di valore assoluto.
levaSicura
bolla

1. La leva della sicura sul lato destro dell’azione. 2. Nella parte posteriore dello chassis è stata incassata una livella a bolla per avere a portata d’occhio la possibilità di verificare il corretto assetto della carabina. 3. Il caricatore monofilare estraibile ha una capacità di 5 cartucce. 4. Nella parte anteriore del ponticello, la piccola leva di sgancio del caricatore. 5. Il lato sinistro della Nanook. La lunghezza totale è 1.240 mm, che scende a 980 mm con calcio ribaltato.

caricatore
levaSgancio
fullKelbly

TABELLA BALISTICA

Munizioni commerciali

Marca

Marca e tipo palla

Peso palla (grs)

V0 (m/sec)

V0 (ft/sec)

E0 (joule)

E0 (kgm)

Sd (m/sec)

Norma

Berger Hybrid target

230

881

2.890,4

5.783,9

589,5

3,2

Munizioni ricaricate

Ricarica

Marca e tipo palla

Peso palla (grs)

Polvere

Dose polvere (grs)

V0 (m/sec)

V0 (ft/sec)

E0 (joule)

E0 (kgm)

Sd (m/sec)

1.

Berger Hybrid target

230

Reload swiss Rs80

92,0

911

2.988,8

6.184,5

630,4

1,3

Nota: per assemblare la ricarica sono stati utilizzati bossoli Norma e inneschi Federal 215 Gm. Le velocità sono state calcolate con cronografo Labradar e quella in tabella è la media di cinque misurazioni. Si ringrazia per l’ospitalità Francesco Morelli, titolare del poligono di Terranuova Bracciolini (Ar), e Fabio Paggini per la preziosa collaborazione.

full2Kelbyl
calibri
rosata5colpi
rosata5colpi2
autoreLineaTiro

1. Una configurazione quasi gemella per la Nanook. A cambiare è la calciatura, in questo caso una McMillan. 2. Calibri a confronto. Da sinistra: .308 Winchester, .300 e .338 Norma magnum, .300 Prc e .338 Lapua magnum. 3. Rosata di cinque colpi, ottenuta sparando in posizione prona, alla distanza di 600 yard, utilizzando le commerciali Norma. La distanza dei centri più lontani misura 87 mm. 4. Rosata di cinque colpi, nelle stesse condizioni della precedente, utilizzando le munizioni ricaricate. La distanza dei centri più lontani misura 79 mm, praticamente mezzo moa. 5. L’autore sulle linee di tiro a 600 yard del poligono toscano di Terranuova Bracciolini durante la prova della Kelbly Nanook.

schedaTecnica
Prodotto aggiunto alla Lista dei Desideri
Prodotti aggiunti al confronto

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy